Attentati 2015 - Secondo semestre
Nella seconda metà dell'anno sono 212 gli attentati compiuti in Sardegna. In termini assoluti, Cagliari si conferma la provincia maggiormente colpita dal fenomeno, con oltre il 33% dei casi rilevati. Da segnalare una diminuzione per quanto riguarda le province di Sassari e Nuoro, con uno scambio di posizione rispetto al periodo precedente.
Si conferma la maggiore incisività del fenomeno nelle province dell'Ogliastra e di Nuoro, sebbene in questo periodo vada osservata una crescita nella prima rispetto a una lieve contrazione nella seconda. Si segnala, al contempo, lo scambio di posizioni tra le province di Oristano e Sassari rispetto al periodo precedente.
Si attenua il divario tra gli attentati commessi ai danni di sindaci/amministratori pubblici e imprenditori che si attesta su livelli pressoché analoghi. Si conferma significativo il peso esercitato dagli attentati che hanno interessato individui alle dipendenze di attività commerciali e aziendali in generale
In termini generali si assiste ad un calo del fenomeno rispetto ai mesi precedenti che si attesta su valori omogenei in tutta la prima parte del periodo. Nel mesi di ottobre si osserva la contrazione maggiore del periodo, preludio a una nuova ripresa del fenomeno, che a fine anno si attesta sui valori più rilevanti del periodo e comunque signfiicativi rispetto all'intera annata.
I veicoli continuano ad essere gli obiettivi principali degli attentati, in linea con il semestre precedente. Si segnala in questo periodo uno scarto meno netto rispetto alle altre tipologie di obiettivi che percentualmente evidenziano un incremento significativo in relazione ad attività e macchinari da lavoro
Si mantiene elevato il ricorso a materiali infiammabili per la commissione di attentati in Sardegna, con un incremento di 4 punti percentuali rispetto al semestre precedente. Lieve incremento degli attentati commessi con impiego di ordigni esplosivi (+2%), che continuano, tuttavia, a rappresentare meno di un episodio ogni 10 rilevati.
I dati si riferiscono al periodo compreso fra il 1 luglio e il 31 dicembre 2015
© Osservatorio Sociale sulla Criminalità in Sardegna (Dissuf)